Quella volta che un BOT ingannò Google, gli utenti e gli organizzatori di un concorso
C’è stato un momento, l’anno scorso, in cui sembrava che i contenuti online sarebbero stati presto scritti da robot e basta. In realtà si trattava della solita notizia capita male e riportata peggio. Da giornalisti, fra l’altro. Che parlavano di robot giornalisti. Massimo Marchiori tagliava la testa al toro, relegando la faccenda intera a un semplice nuovo strumento da utilizzare: «le capacità di questi software si fermano qui, hanno un ambito molto limitato e sono quindi nient’altro che un nuovo mezzo del progresso, per far sì che l’uomo si possa dedicare a cose più elevate, piuttosto che a sterili esercizi di […]
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