Questo acronimo, che sta per Too long; didn’t read, è una fantastica metafora di due approcci opposti alla stessa realtà. Il suo uso principale è il sarcasmo, o almeno il suo cugino digitale, che è quell’arguzia puntuta che dopo un po’ lascia l’amaro in bocca. Un’arguzia passivo-aggressiva, potremmo dire. «Sono il tipo di persona che apprezza le lunghe letture, ma non questa». A me interessa di più un uso meno diffuso di TL;DR, cioè la sintesi per chi non ha tempo/voglia/capacità di leggere un testo lungo. Una sintesi proposta dall’autore stesso, spesso, ma anche da un lettore attento. Un servizio utile, […]
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