Glossario

Questo è un elenco che si aggiornerà col tempo. Ci trovi le parole fondanti di Slow News, e le definizioni che ci piace dare loro.
Non sempre sono quelle che ti aspetti.
Ed è anche così che si cambiano le cose, non credi?

D

1 parola
diversity

sostantivo inglese, usato in italiano come s.f. pronuncia <daɪˈvɜː.sə.ti> – 1. Diversità, varietà 2. In ambito sociale, si riferisce alla presenza e alla rappresentanza di individui appartenenti a gruppi diversi per età, sesso, razza, orientamento sessuale, religione, abilità, ecc. 3. In ambito aziendale e professionale, si riferisce alla promozione e all’inclusione di individui appartenenti a gruppi diversi all’interno della forza lavoro e delle decisioni aziendali. 4. In ambito giornalistico, si riferisce alla rappresentanza e alla inclusione di diverse voci e prospettive nei media, soprattutto in relazione alla rappresentanza di minoranze e gruppi sottorappresentati. È importante notare che il giornalismo italiano spesso presenta una scarsa diversità nei suoi contenuti e nella sua composizione della redazione: il punto di vista è monolitico, spesso genera framing e riproduzione del punto di vista della classe culturalmente dominante

E

1 parola
entangled

inglese, usato in italiano come aggettivo m. o f., pronuncia <ɪntáŋgəld>. – 1. Intrecciato, correlato: un groviglio di fili intrecciati tra loro, come i rami di infiniti alberi che si stagliano contro il cielo. 2. Nel contesto del fumetto Entangled si riferisce: a) sul piano narrativo, al modo in cui le diverse linee temporali e le avventure si intrecciano lungo i 20 anni in cui si svolge la storia b) sul piano simbolico, al fatto che siamo tutti connessi gli uni con gli altri, attraverso lo spazio e il tempo, in modo talmente profondo e intrinseco che la realtà non può essere compresa nella sua complessità dalla descrizione dei singoli elementi che la compongono, ma solo osservandola nel suo insieme c) sul piano metalinguistico, all’intreccio tra realtà e finzione, giornalismo e fantascienza, su cui è stato costruito tutto l’universo narrativo di cui fa parte questa storia. 3. Nella meccanica quantistica, si riferisce alla proprietà di due o più particelle, anche estremamente distanti tra loro nello spazio, di essere correlate in modo tale che il loro stato non può essere descritto indipendentemente, ma solo in relazione l’una all’altra, tanto che la variazione di una condizione misurabile di una, determina simultaneamente la stessa variazione nell’altra. Einstein la definiva una “spaventosa azione a distanza” e non credeva alla sua esistenza. Oggi questo fenomeno è stato addirittura fotografato.

F

1 parola
framing

sost. ingl. (trad. letterale: «inquadratura, intelaiatura, struttura, cornice»), usato in italiano al masch. pronuncia ‹fréi-miŋ> – 1. il modo in cui una storia, un fatto, un’alternativa viene presentata alle persone. I giornali e i media in generale sono pieni di framing, che generalmente sfociano in veri e propri filoni, o generi di racconto (es.: la studentessa che non dorme mai e si laurea prima di tutti, il lavoratore che si sacrifica tantissimo pur di continuare a lavorare rinunciando a tutto). Generalmente, il framing riproduce il pensiero dominante.

Bibliografia – Per approfondire il concetto di framing, potresti leggere il libro di Antonio Pavolini, Unframing, e La vera storia dei 3 porcellini scritto da Jon Scieszka e illustrato da Lane Smith.

 

G

1 parola
giornalista

s. m. e f. [der. di giornale2] (pl. m. -i). – 1. Nel senso tradizionale, è giornalista chi, per professione, scrive per i giornali, e chi collabora, come redattore, alla compilazione di un giornale: fare il g.; essere iscritto all’albo dei g. (come professionista o come pubblicista, secondo che si eserciti questa sola attività, o che si svolgano anche altre attività retribuite o professioni). Il g. esercita la propria professione anche in radio, televisione, su siti, piattaforme social, durante eventi dal vivo 2. Nel metodo di Slow News, è g. chi applica il metodo della verifica delle fonti per raccontare fatti, metterli in un contesto, relazionarsi con le persone, servire la propria comunità

I

3 parole
intelligenze artificiali generative

Le intelligenze artificiali generative sono macchine, software, in grado di generare testo, immagini, video, audio vocali, musica o altri tipi di contenuti. Lo fanno, in questo momento storico (estate 2023), rispondendo a richieste specifiche delle persone.
Le macchine di questo tipo più famose, diventate popolari e in qualche modo “virali” a partire dalla primavera-estate del 2022, sono ChatGPT, Midjourney, Stable Diffusion, Bard, DALL-E 2.

 

ideologia

ideologia s. f. [dal fr. idéologie, comp. di idéo- «ideo-» e -logie «-logia»] – 1. Nel suo significato originale, l’i. era una scienza. Il termine è stato creato da Destutt de Tracy nell’opera Mémoire sur la faculté de penser, pubblicata nel 1796. Secondo de Tracy, l'”ideologia” studia le idee, le sensazioni, tutti i fatti che hanno a che fare con la coscienza.
2. con il marxismo, l’i. passa a indicare l’insieme di convinzioni di una determinata classe sociale. In questa accezione, l’ideologia non è più scienza ma diventa, anzi, il modo con cui in particolare le classi dominanti giustificano i loro interessi, fingendo che questi interessi siano del tutto naturali.
3. con il 1989, l’abbattimento del Muro di Berlino e la sostituzione politica dei regimi comunisti nell’Europa orientale si è parlato di fine delle ideologie
4. in Slow News vorremmo recuperare un senso più profondo e positivo del termine, a partire dalla definizione che trovi anche sull’enciclopedia Treccani: «Il complesso di credenze, opinioni, rappresentazioni, valori che orientano un determinato gruppo sociale». È ideologico tutto ciò che afferisce al mondo delle convinzioni personali e politiche. Tutto ciò che non è deterministico. La forza di gravità non è ideologica perché non è una costruzione sociale. Il modo in cui concepiamo la famiglia, o la politica monetaria, o la mobilità sono, invece, tutte cose che afferiscono all’ambito delle ideologie

 

istantismo

s.m. [der. di istante] (pl. m. -i) – 1 Il commento istantaneo di un evento o di un fatto – vero o falso –, che viene elaborato, prodotto, reso pubblico in un brevissimo lasso di tempo rispetto all’accadimento, spesso spacciato per analisi – 2 estens. Polemichetta [cfr. Francesco Farabegoli] – La conversazione diffusa che avviene come conseguenza a un accadimento – vero o falso – che interessa gruppi di persone, la cosiddetta opinione pubblica – La tendenza a commentare il presente come se un determinato fenomeno non si fosse “mai verificato prima”.

Bibliografia: Il problema dell’istantismo, di Alberto Puliafito.

N

1 parola
Notizia

s. f.  (pl. f. -e). 1. Nel senso comune si è affermata l’associazione diretta al termine inglese news, derivato in quel caso da new things, letteralmente cose nuove. Da questa associazione il significato di notizia sembra essere slittato anche in italiano verso il concetto di nuovo, di ultimo, di più recente, destinato quindi per definizione ad essere sostituito di continuo con qualcosa di più nuovo. 2. Etimologicamente, l’italiano notizia deriva invece da notus, participio passato del verbo latino noscere, che significa conoscere. Notizia, dunque, come qualcosa che serve a conoscere e che quindi non va accantonato e sostituito ogni secondo, ma va accumulato e raccolto per costruire conoscenza.