Algoritmi meno opachi

Gli algoritmi dei grossi social network vengono spesso – praticamente sempre – tenuti per quanto possibile privati. Quando vengono effettuati dei cambiamenti solitamente si comunica agli utenti il meno possibile. È un problema di cui abbiamo parlato piuttosto spesso su Slow News, soprattutto se consideriamo quanto tali algoritmi possano influenzare le nostre decisioni e la nostra percezione del mondo.

Lo scorso primo aprile è stato reso (in larga parte) pubblico il codice di un grosso social network: Twitter.
La cosa interessante è che all’interno della porzione resa pubblica è presente anche il codice dell’algoritmo che va a costruire la home page dei singoli utenti – nonché il sistema dei punteggi che la piattaforma assegna ai singoli post per valutare quanta visibilità gli verrà data all’interno del sito. Per capirci: un tweet con un punteggio alto comparirà nella sezione “Per te” dei vari utenti con maggiore frequenza, e viceversa.

Molte cose erano facilmente intuibili, ad esempio il fatto che ciascun utente venga profilato e venga assegnato ad una “bolla” di profili simili al suo, con i quali avrà più probabilità di interagire.

Altre sono un po’ più sorprendenti. Ad esempio, se il tuo profilo si occupa di una singola tematica e un giorno dovessi scrivere un tweet su qualcosa di diverso, quest’ultimo verrà fortemente penalizzato.

Qui trovi un lungo thread che sintetizza i punti salienti.

Qui, invece, una video analisi di Matteo Flora sul tema.

4 aprile 2023

Francesca Menta
Francesca Menta
3 anni fa

Cose che restano

Cose che meritano di non essere perse nel rumore di fondo della rete, che parlano di oggi e che durano per sempre
  • Articolo
    Articolo
    7 ore fa
    La violenza e noi

    La cosa che resta di oggi è un articolo apparso sul Tascabile all’inizio del mese di dicembre, l’ha scritto Gianmarco Gronchi e si intitola La violenza e noi. È un lungo percorso che parte da un video sugli scontri violenti in Nepal che hanno insanguinato le strade del paese, ma anche portato, in poche ore, […]

  • Video
    Video
    2 giorni fa
    Fun to imagine

    La cosa che resta di oggi è un’intervista video del 1983 che è contemporaneamente un capolavoro di chiarezza, un sunto delle nozioni più importanti della fisica, e un inno alla curiosità, alla conoscenza e alla creatività. Si intitola Fun to imagine,  dura un’oretta e ha come protagonista è Richard Feynman, uno dei più importanti fisici […]

  • Newsletter
    Newsletter
    3 giorni fa
    La crisi culturale della borghesia italiana

    La cosa che resta di oggi è una puntata della newsletter S’é destra, scritta dal giornalista Valerio Renzi, che racconta, dal 2022, ogni settimana un pezzettino della storia nera dell’Italia ai tempi di Giorgia Meloni, concentrandosi soprattutto sulla storia delle idee e delle culture della destra italiana, di quali siano loro origini e di come […]

Leggi tutte le cose che restano