Un formidabile gioco di specchi

Slow News. Il primo progetto italiano di slow journalism.

La cosa che resta di oggi è una pagina di un libro appena uscito in libreria e di cui si sta parlando moltissimo a causa dell’hype che si è creato, da ormai una decina d’anni, sul suo autore. Il libro si chiama Sull’eguaglianza di tutte le cose, l’autore è il fisico Carlo Rovelli, l’editore è Adelphi e la pagina è una delle poche che non richiedono tanti preamboli né complicate spiegazioni, né faticose astrazioni. È pagina 64, l’ultima del secondo capitolo, intitolato Dall’interno del cerchio.

La pagine è questa:

In passato ci era sembrato che liberarsi da ogni dipendenza dalla prospettiva fosse necessario per accedere a qualcosa di solido. Non lo è: cercare di costruire una prospettiva oggettiva assoluta ci rende ciechi all’aspetto relazionale della realtà rivelato dai fenomeni quantistici, come è stato riconosciuto da Niels Bohr.

Illuminismo, positivismo, positivismo logico e tante altre filosofie si sono adoperate per portarci fuori dalle prospettive soggettive e permetterci di accedere a un’oggettività indipendente da ogni prospettiva. Penso sia meglio riconoscere che non funziona. Noi non siamo fuori da ogni prospettiva: siamo sempre in una prospettiva. Le prospettive si parlano: sul modo di parlarsi fra prospettive mi dilungherò nell’ultima lezione. Ma non si esce dal cerchio delle prospettive.

La nostra conoscenza racchiude una prospettiva sulla realtà. La realtà è un rispecchiarsi di prospettive le une nelle altre, delle quali la nostra conoscenza è una componente.

La realtà, al meglio di cui ne sappiamo dire, è questo formidabile gioco di specchi.

Se oggi a salviamo qui, tra le cose che meritano di restare, è perché ci pare che questo concetto, espresso con estrema lucidità e chiarezza da Rovelli, sia un faro da tenere acceso ogni volta che sentiamo parlare di oggettività, di credibilità, di aderenza alla realtà, di verità.

In un momento storico in cui le AI rendono potenzialmente falso qualsiasi contenuto ci arrivi davanti agli occhi, è vitale fare un passo di lato. Non per disimpegnarsi o per non credere più a nulla. Tutto il contrario, per uscire dall’individualismo e ricalibrare la nostra vita in relazione a tutto quello abbiamo intorno, ma proprio tutto.

Se ti interessa approfondire puoi comprare il libro in libreria. Noi ti consigliamo di farlo in una libreria indipendente evitando di comprarlo online, sia per non uccidere il tessuto delle librerie indipendenti, sia per non aggiungere un pacchetto ai miliardi di pacchetti che il sistema logistico fa girare ogni giorno per le nostre strade.

Per questo in fondo a questa cosa che resta, oggi, non c’è un link.

Documento
Documento
7 ore fa

Cose che restano

Cose che meritano di non essere perse nel rumore di fondo della rete, che parlano di oggi e che durano per sempre
  • Video
    Video
    4 giorni fa
    Rodari contro il paternalismo

    Un attacco contro il paternalismo, una malattia molto italiana che caratterizza il discorso dei giornali, della politica, della scuola e della famiglia.

  • Fumetto
    Fumetto
    5 giorni fa
    16 modi di evitare uno sgombero

    La cosa che resta che abbiamo scelto per oggi è un fumetto di Hurricane Ivan uscito sul Manifesto nel giugno del 2019 che è tornato talmente tanto di attualità che Ivan stesso lo ha ristampato e lo venderà sabato 25 ottobre alla quinta edizione di AFA Festival. Si chiama 16 modi di evitare uno sgombero […]

Leggi tutte le cose che restano