Quando una città è davvero intelligente
L’idea di smart city è sempre più diffusa e applicata, ma non è poi così chiaro come si concretizzi. E, soprattutto, a vantaggio di chi.
Qual è la situazione dei finanziamenti?
Che fine faranno i soldi del PNRR dedicati al dissesto idrogeologico? Le polemiche politiche, come al solito, non aiutano a capire bene.
Quel che sappiamo, al momento, è che:
Come si rifinanziano, allora, i progetti in essere? È ancora da vedere.
Se verranno utilizzati i fondi della politica di coesione europea, questo significherà che un 20% di quei progetti andrà co-finanziato dagli enti locali.
Appare comunque evidente uno dei problemi più grossi di questo tipo di progettazione: quando arrivano le catastrofi, se non si è agito di prevenzione, salta tutta la programmazione. Perché i fondi come il PNRR e i fondi della politica di coesione non sono pensati per le emergenze.
L’idea di smart city è sempre più diffusa e applicata, ma non è poi così chiaro come si concretizzi. E, soprattutto, a vantaggio di chi.
A Roma i fondi di coesione hanno sostenuto una piattaforma digitale per rendere la Capitale smart. I risultati sono poco chiari, ma il progetto è stato rifinanziato.
L’area interna siciliana delle Madonie ha una nuova strategia, nuovi obiettivi e nuove modalità di gestire i fondi, tra cui quelli di coesione Ue. La capacità di collaborare tra enti locali, invece, è sempre la stessa, da decenni.
A Biccari, il turismo è integrato in un disegno di sviluppo locale. Ma nelle aree interne e rurali non è sempre così. Da dove si comincia?