Da che parte deve stare un giornale?
Ogni giornale è un’operazione politica, anche Slow News. Ma Slow News non viene da nessun partito e non nasconde da che parte si schiera: quella di chi non ha voce
Ogni giornale è un’operazione politica, anche Slow News. Ma Slow News non viene da nessun partito e non nasconde da che parte si schiera: quella di chi non ha voce
Quando il potere e i giornali cercano di spiegarti che manifestare non serve vuol dire che manifestare sta servendo
Non è un refuso, la nonviolenza scrive come una parola tutta attaccata e richiede tempo. È così che ci si fanno le rivoluzioni. Ne abbiamo parlato con Roberta Covelli.
Di certo non delle persone con le mani alzate che fanno vedere al mondo cosa sia la nonviolenza
Una espressione sta diventando virale nel mondo delle AI, è legata al kitch, al brutto, al fatto male, ma più che dirci qualcosa delle AI ci dice qualcosa di noi
Il brutto e l’appiattimento sono umani.
Trump ha firmato un ordine esecutivo che designa Antifa come organizzazione terroristica interna negli USA ed è un pericolo enorme.
Il pensiero creativo è fondamentale anche per immaginare gli usi di questi strumenti
Oggi Slowly parte da un articolo di Laura Silvia Battaglia che abbiamo pubblicato 2 anni fa e che è sempre più attuale: lo sterminio è diventato genocidio
Non servono tutti quei dati per il contributo d’accesso
Un podcast settimanale per approfondire una cosa alla volta, con il tempo che ci vuole e senza data di scadenza.
È dedicata all’ADHD e alle neurodivergenze. Nasce dall’esperienza personale di Anna Castiglioni, esce ogni venerdì e ci trovi articoli, studi, approfondimenti, consigli pratici di esperte e esperti.
La cura Alberto Puliafito, è dedicata al giornalismo e alla comunicazione, esce ogni sabato e ci trovi analisi dei media, bandi, premi, formazione, corsi, offerte di lavoro selezionate, risorse e tanti strumenti.
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