
Un articolo del 1972 uscito in Olanda che parla di qualcosa che a distanza di più di 50 anni, qui in Italia, è ancora la normalità.
Aggiornamento del 4 agosto 2023: abbiamo contattato Meta per avere più informazioni sulla musica utilizzata per l’addestramento della sua intelligenza artificiale generativa. Non abbiamo avuto informazioni relativamente agli accordi economici sul materiale sotto licenza.
Quel che ci è stato detto si trova in questo documento:
«Utilizziamo un dataset interno di 10mila tracce musicali ad alta qualità, e i dataset di ShutterStock e Pond5».
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Il 2 agosto 2023 Meta ha rilasciato in accesso libero (open source) il suo AudioCraft, un’intelligenza artificiale generativa per l’audio.
AudioCraft comprende tre modelli: MusicGen, AudioGen e EnCodec.
MusicGen è un generatore di musica a partire da prompt multi-modali (testo o audio che si può uploadare o generare attraverso microfono). L’azienda dichiara che il materiale utilizzato per l’addestramento di MusicGen appartiene a Meta, o comunque è fatto di musica che Meta ha ottenuto pagando licenze.
AudioGen genera, invece, effetti sonori. Qui il tema della proprietà è un po’ più complesso: di chi è il suono di un cane che abbaia? O di un treno che passa? O del vento?
EnCodec invece è dedicato alla generazione di musica ad alta fedeltà.
Il mondo delle intelligenze artificiali prosegue la sua corsa.


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