
Una grottesca tragedia di Karl Kraus, colossale e grandiosa, sull’orrore della guerra e la follia che segnò gli anni della Prima guerra mondiale
La cosa che resta di oggi è un racconto del 1905 di Jack London e prende spunto da una bellissima notizia che è arrivata durante la notte da New York. Per la prima volta nella storia, a fare il sindaco della città per i prossimi 4 anni sarà un socialista: Zohran Mamdani, 34 anni, figlio di immigrati e musulmano.
Non si era mai visto un sindaco socialista a capo della più importante città degli Stati Uniti, e infatti l’intero establishment, sia tra quelli che in teoria sarebbero alleati — i democratici — sia tra i repubblicani, ha accolto la notizia con tanta tensione. Qui da noi, soprattutto dal mondo liberal che si dice di sinistra, i commenti sono stati tiepidi, qualcuno anche verso il preoccupato.
Oggi scegliamo questo racconto di London, che si intitola Come sono diventato socialista, perché dentro c’è tutto quello che deve servire a chiunque per capire da che parte si vuole schierare. Se dalla parte dei privilegiati e dell’individualismo, come fa il protagonista del racconto per una parte della propria vita, o da quella degli emarginati, dei deboli, dei derelitti, dei poveri e degli sfruttati. C’è molto di autobiografico in questo racconto di London, come in tutto quello che ha scritto. Ma come tutto quello che ha scritto quell’io ingombrante dell’autofiction non c’è: c’è solo racconto, esperienza umana e in questo caso anche l’anima del socialismo.


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