Cultura

Immergersi nelle culture e nelle sottoculture, conoscerne i "prodotti" e poterne godere non può essere un privilegio di poche persone. È vitale per crescere.
Tempo di lettura
Video
Video
2 giorni fa
Un bellissimo concerto in una grotta

Il 7 novembre del 2014, il cantante folk americano Will Oldham, conosciuto con vari nomi tra cui il più famoso è Bonnie Prince Billy, fece un concerto acustico, al buio delle caverne di Longhorn, in un parco naturale del Texas. Oggi scegliamo questa come cosa che resta. Lo potete vedere e ascoltare dall’inizio da qui. […]

Documento
Documento
3 giorni fa
Guida all’uso del linguaggio esteso

La cosa che resta che abbiamo scelto per oggi è un manuale redatto dalla Scuola Normale Superiore di Pisa. Si intitola Guida all’uso del linguaggio esteso e dovrebbe servire, quanto meno nelle intenzioni, a promuovere «le azioni, le iniziative e le buone pratiche che contribuiscono a valorizzare la diversità individuale e culturale e a favorire […]

Documento
Documento
5 giorni fa
L’empatia dipende dai punti di vista

La cosa che resta di oggi è un racconto che si intitola Genesi e Catastrofe. L’ha scritto Roald Dahl, uno dei più grandi scrittori del Novecento, sebbene negli ultimi anni sia stato un po’ messo da parte, ed è stato pubblicato per la prima volta su Playboy nel dicembre del 1959. È la storia di […]

Video
Video
10 giorni fa
Rodari contro il paternalismo

Un attacco contro il paternalismo, una malattia molto italiana che caratterizza il discorso dei giornali, della politica, della scuola e della famiglia.

Audio
Audio
17 giorni fa
Una questione politica

In Italia abbiamo un problema: il paternalismo della classe dirigente che infantilizza cittadine e cittadini e minimizza tutto ciò che mette a disagio o genera conflitto

Social
Social
un mese fa
Ci vediamo in piazza

La cosa che vogliamo che resti di oggi, venerdì 3 ottobre 2025, è un testo effimero che tra meno di 24 ore sparirà, scritto dal cantante torinese Andrea Lazslo De Simone

Documento
Documento
un mese fa
L’anarchia non è caos, è organizzazione

Dopo la manifestazione di lunedì a Milano, finita con cariche violente e lanci insistenti di lacrimogeni da parte della polizia contro i manifestanti, i media hanno provato a dare la responsabilità degli scontri a due categorie che fanno molto comodo alla narrazione mediatica e politica: gli stranieri, denominati con una espressione molto razzista che non […]