I giovani non guidano più

Parlando di automobili, c’è un dato che fa spavento e un altro che dà speranza.

Quello che fa spavento arriva ogni giorno dal bollettino di guerra delle vittime della violenza stradale e automobilistica, che vede gli incidenti stradali in cima alle cause di morte per i giovani, con esempi quasi giornalieri.

Quello che dà speranza, invece, è che quella stessa generazione che viene falcidiata dagli incidenti, é la prima generazione a che sente meno il bisogno di avere la patente e di possedere una macchina. Sia negli Stati Uniti che in Europa, infatti, il numero dei giovani che imparano a guidare si è circa dimezzato (dal 40%al 20% in UK, dal 43% al 25% in USA).

A scriverlo è un interessante articolo pubblicato dall’Economist. Lo puoi leggere qui e anche se non hai un abbonamento puoi andare a cercarlo gratuitamente nelle biblioteche online attraverso il servizio digitale Mlol.

Andrea Coccia
Andrea Coccia
3 anni fa

Cose che restano

Cose che meritano di non essere perse nel rumore di fondo della rete, che parlano di oggi e che durano per sempre
  • Newsletter
    Newsletter
    un giorno fa
    La crisi culturale della borghesia italiana

    La cosa che resta di oggi è una puntata della newsletter S’é destra, scritta dal giornalista Valerio Renzi, che racconta, dal 2022, ogni settimana un pezzettino della storia nera dell’Italia ai tempi di Giorgia Meloni, concentrandosi soprattutto sulla storia delle idee e delle culture della destra italiana, di quali siano loro origini e di come […]

  • Audio
    Audio
    2 giorni fa
    Il paradosso delle guerre contemporanee

    Prima o poi doveva arrivare un Barbero su Cose che restano, no? Quel giorno è oggi, il tema è la guerra lungo la storia dell’Umanità e come al solito è illuminante

  • Articolo
    Articolo
    6 giorni fa
    Il conflitto nasce dal Noi e muore nell’Io

    La cosa che resta di oggi è un articolo uscito ieri su Jacobin, firmato da Silvia Gola e Mattia Cavani, redattori e attivisti di Acta, intitolato Sfruttamento editoriale, il personale e il politico. Parla della precarietà del lavoro culturale prendendo spunto da uno sfogo dello scrittore Jonathan Bazzi di qualche tempo fa, ma mette al […]

Leggi tutte le cose che restano