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È iniziata il 30 gennaio 2023, in Svizzera, la prima sperimentazione sull’uso di cannabis in età adulta, contenente il principio attivo Delta-9-tetraidrocannabinolo (THC). Si tratta di un progetto pilota, il primo in Europa, denominato Weed Care e che ha l’obiettivo di studiare gli effetti sulla salute della distribuzione legale di prodotti a base di THC: si tratta di uno studio congiunto del Dipartimento della sanità di Basilea, delle Cliniche psichiatriche universitarie, dei Servizi psichiatrici di Argovia e dell’Università di Basilea, approvato dall’Ufficio federale della sanità pubblica e che prende come campione 370 cittadini svizzeri. L’obiettivo è raccogliere dati al fine di creare un sistema normativo migliore per una regolamentazione della cannabis ricreativa su larga scala.
Significa regolamentare i processi industriali di produzione, certificazione, approvvigionamento. Significa regolamentare l’ingrosso, la logistica, la vendita al dettaglio, il marketing, significa addentrarsi per la prima volta in un mercato che in Europa, ancora oggi, è forte appannaggio di gruppi criminali.
Il lancio di questo progetto pilota era previsto il 15 settembre 2022 ma i prodotti del primo lotto (quattro diverse infiorescenze di cannabis, due tipi di hashish, 30 chili in totale, prodotti da un’azienda locale) non superarono il controllo qualità perché contenenti bassi residui di prodotti fitosanitari non consentiti nelle coltivazioni biologiche. Le norme svizzere infatti sono molto precise sui prodotti biologici: il quadro giuridico elvetico che circonda la vendita controllata di cannabis per uso adulto a fini di ricerca richiede che i prodotti utilizzati debbano essere coltivati biologicamente o attraverso una coltivazione indoor, più strettamente controllata. Il primo lotto conteneva minime quantità di un pesticida, il fluopyram (conteneva 0,1-0,2 parti per milione, o ppm, la lattuga biologica in genere ne contiene 15 ppm).
Se ti interessa questo argomento, nella nostra serie Locked Down parliamo, anche, di come è cambiato il mondo delle sostanze stupefacenti con la pandemia di Covid.


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