
Una delle cose che restano più dure e necessarie che abbiamo scelto in questa rubrica: non solo vale la pena di essere visto, ma ha bisogno di ognuno di noi per diffondersi
Milano ha un problema enorme di convivenza tra persone e automobili, un problema che è reso evidente dal bilancio sempre più grave di morti e feriti che si registra sulle strade cittadine e che è in pericoloso aumento.
È un peccato, un crimine e persino un paradosso. Sì, perché ha una struttura che le permetterebbe di essere simile ad Amsterdam (e lo era, prima che i navigli venissero interrati quasi interamente tra il 1894 e il 1930), eppure di quella potenzialità non è restato quasi più nulla, visto che per decenni l’amministrazione ha permesso il totale asservimento della città al traffico automobilistico.
Le auto sono talmente onnipresenti, a Milano, che è parecchio difficile anche solo immaginarsi una città diversa, con spazio per i pedoni, per le biciclette, per i negozi, per i parchi e le aiuole. Ora però, grazie a un sito che appoggia a un software di Intelligenza Artificiale, immaginare al posto delle migliaia di carcasse di acciaio delle aiuole, delle biciclette e delle persone che passeggiano in sicurezza è semplicissimo, basta cercare la propria via su Google Maps e cliccare un pulsante.
Questo è quello che viene fuori provando a reinventare via Porpora, in zona Lambrate.
Questa è come è ora:

Questa è come potrebbe essere:

Ora che immaginarla è facile, resta da trovare una leadership politica che abbia il coraggio di farlo. Basta poco, basta veramente solo volerlo.


Una delle cose che restano più dure e necessarie che abbiamo scelto in questa rubrica: non solo vale la pena di essere visto, ma ha bisogno di ognuno di noi per diffondersi

A Roma attaccano la politica della mobilità del Comune come “ideologica”, ma non c’è nulla di più anti ideologico e fattuale del fatto che le auto sono il traffico e che per vivere meglio in città dobbiamo usarle il meno possibile

La cosa che resta di oggi è una cosa tutto sommato “leggera”, anche se si tratta di venti minuti abbondanti di colpi pesantissimi, giocati il 5 luglio del 1980 tra due icone della storia del tennis sul Centre Court di Wimbledon. Da una parte c’era Bjorn Borg, 24 anni, svedese, glaciale e impeccabile, dall’altra John […]

Un podcast settimanale per approfondire una cosa alla volta, con il tempo che ci vuole e senza data di scadenza.

È dedicata all’ADHD e alle neurodivergenze. Nasce dall’esperienza personale di Anna Castiglioni, esce ogni venerdì e ci trovi articoli, studi, approfondimenti, consigli pratici di esperte e esperti.

La cura Alberto Puliafito, è dedicata al giornalismo e alla comunicazione, esce ogni sabato e ci trovi analisi dei media, bandi, premi, formazione, corsi, offerte di lavoro selezionate, risorse e tanti strumenti.

La newsletter della domenica di Slow News. Contiene consigli di lettura, visione e ascolto che parlano dell’attualità ma che durano nel tempo.