Rifiuti tessili: destinazione Africa e Asia

Il 90% tra vestiti usati e rifiuti tessili provenienti da paesi europei sta finendo in Africa e Asia.

Il dato, allarmante, proviene dall’European Environment Agency (EEA), che peraltro sottolinea l’impatto che questo tipo di scarti hanno sull’ambiente e, di conseguenza, sull’emergenza climatica.

Una gran parte (circa un terzo) degli abiti usati che vengono “donati” ai Paesi in via di sviluppo viene direttamente gettato e finisce ammassato nelle discariche abusive, dove accade venga bruciato o entri in contatto con le falde acquifere.
Ad aggravare ulteriormente lo scenario c’è  il fatto che una gran parte di questo vestiario (circa due terzi delle 5,8 milioni di tonnellate di rifiuti tessili che produciamo annualmente, spiega AfricaNews) è costituito da materiali a base di petrolio, come il poliestere, che si degrada lentamente rilasciando microplastiche e altre sostanze inquinanti che vanno a compromettere ulteriormente l’ambiente.

Come europei, dipendiamo fortemente da Africa e Asia per quanto riguarda la produzione tessile, anche se per motivi non particolarmente nobili: grazie ai costi bassissimi.
Tutto ciò ha portato ad un eccesso di produzione e, di conseguenza, a un’enorme quantità di vestiario che in qualche modo va smaltito.

È il classico serpente che si morde la coda.

Se desideri approfondire, Anna Castiglioni ha affrontato il problema del fast fashion e dell’industria tessile, e l’impatto che questi hanno sull’ambiente, all’interno della sua serie Il diavolo veste cheap.

2 giugno 2023

Francesca Menta
Francesca Menta
3 anni fa

Cose che restano

Cose che meritano di non essere perse nel rumore di fondo della rete, che parlano di oggi e che durano per sempre
  • Articolo
    Articolo
    16 ore fa
    Winter Games, senza winter

    La cosa che resta di oggi è un progetto strano, pubblicato dalla BBC nel maggio del 2021, ha come orizzonte degli eventi il 2050. Si intitola Sport 2050 ed è stato creato con per «rendere più concreti gli impatti futuri astratti del cambiamento climatico per le persone, analizzando come potrebbero influire sulla loro vita quotidiana», […]

  • Articolo
    Articolo
    4 giorni fa
    La violenza e noi

    La cosa che resta di oggi è un articolo apparso sul Tascabile all’inizio del mese di dicembre, l’ha scritto Gianmarco Gronchi e si intitola La violenza e noi. È un lungo percorso che parte da un video sugli scontri violenti in Nepal che hanno insanguinato le strade del paese, ma anche portato, in poche ore, […]

  • Video
    Video
    6 giorni fa
    Fun to imagine

    La cosa che resta di oggi è un’intervista video del 1983 che è contemporaneamente un capolavoro di chiarezza, un sunto delle nozioni più importanti della fisica, e un inno alla curiosità, alla conoscenza e alla creatività. Si intitola Fun to imagine,  dura un’oretta e ha come protagonista è Richard Feynman, uno dei più importanti fisici […]

Leggi tutte le cose che restano