
La cosa che resta di oggi è un fumetto pubblicato dalla Revue nell’estate di quest’anno, nel numero 13. Si intitola La crociata dei bambini.
Tra gli ospiti attesi domenica al Quirinale, alla cena di gala che la Presidenza della Repubblica terrà in onore degli ospiti africani arrivati a Roma per partecipare alla Conferenza Italia-Africa, c’è un criminale internazionale, uno che ha sulle spalle sentenze in vari paesi per appropriazione indebita, corruzione e riciclaggio. Uno inseguito da anni da un mandato di cattura dell’Interpol (il governo della Guinea Equatoriale smentisce, sostenendo che il mandato è stato ritirato).
Si tratta di Teodorin Nguema Obiang Mangue, vicepresidente della Guinea Equatoriale (nella foto è con Putin a San Pietroburgo, luglio 2023), che i lettori di Slow News magari conosceranno già: è co-protagonista del mio libro, Esperanza (ne vuoi una copia? Scrivici) mentre qui è quando ne abbiamo scritto per l’ultima volta. Nguema rappresenterà il suo Paese al vertice Italia-Africa: parteciperà alla tradizionale cena di gala organizzata al Quirinale e sarà al Senato della Repubblica per seguire i lavori del vertice.
Su ilmanifesto trovi un po’ di lavoro che ho fatto negli anni su questo personaggio: stupisce che Palazzo Chigi, che ha organizzato l’evento e mandato gli inviti, non sapesse chi è Nguema. Rischiando di mettere in imbarazzo anche il Quirinale, che ospita la cena ma non si è occupato degli inviti.
Nel 2012 il Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti ha aperto un processo a carico di Nguema per corruzione (315 milioni di dollari il valore dei beni contestati): Nguema patteggiò nel 2014 ma non onorò mai l’accordo. Nel 2012 la giustizia francese ha sequestrato beni mobili e immobili a Nguema per oltre 100 milioni di euro (in parte già rivenduti all’asta). Nel 2016 l’Interpol ha emesso un mandato d’arresto in contumacia per corruzione e riciclaggio e nel 2017 il Tribunale di Parigi lo ha condannato a tre anni di carcere. Nel 2020 la Corte internazionale di giustizia, dove la Guinea Equatoriale e Nguema avevano presentato ricorso, ha assolto il governo francese dalle accuse di “violazione dell’immunità diplomatica”: se Nguema mettesse piede in Francia sarebbe immediatamente arrestato. Nel 2021 il Regno Unito ha imposto sanzioni contro Nguema accusato di corruzione e contrabbando. A quanto ci risulta, sono inoltre aperti processi a carico di Nguema e della sua famiglia in Spagna e Svizzera.
Nel 2024 l’Italia lo accoglierà come un capo di Stato nei luoghi più importanti delle sue Istituzioni: il Quirinale e il Senato della Repubblica. Il governo italiano è ancora in tempo per risolvere questo imbarazzo.


La cosa che resta di oggi è un fumetto pubblicato dalla Revue nell’estate di quest’anno, nel numero 13. Si intitola La crociata dei bambini.

La cosa che resta di oggi parla di cinema e di politica ed è un manifesto di 23 pagine, pubblicato nel 1969 sulla rivista Tricontinental

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