C’è da dire anche che la misura non serve a fare cassa: a bilancio del comune di Venezia sono dichiarati: 2,3 milioni di euro di spesa per la sperimentazione, 700mila euro di incassi.
Davanti alla stazione di Venezia arriva anche il sindaco Luigi Brugnaro a ribadirlo ancora una volta: il ticket serve a sperimentare «e speriamo che possa diluire in altre date non di picco il turismo mordi e fuggi», aggiunge.
Brugnaro parla anche di chi protesta. Perché mica tutti sono d’accordo con questa misura, né pensano che sia davvero una soluzione. Il sindaco minimizza, dice che sono pochi («più bandiere che persone»), li accusa di aver paura del cambiamento e ci tiene a ribadire che comunque a lui sta bene che espongano le loro idee, che è giusto che ci sia libertà d’opinione. Ci mancherebbe altro, verrebbe da dire.
Di manifestazioni, in città, ce ne sono diverse. Ci accodiamo a quella organizzata dall’Assemblea sociale per la casa, dove c’è qualche spintone con le forze dell’ordine in tenuta antisommossa ma nulla di più (non gli scontri che si trovano in alcuni titoli di giornale). Certo, la loro manifestazione doveva tenersi in Piazzale Roma vicino ai “varchi”, ma non è stato loro concesso:probabilmente sarebbero stati troppo vicini a contesti di forte presenza dei media.
Una delle idee dell’Asc è che politiche pensate per le persone residenti potrebbero essere più utili per “salvare Venezia”.