Cannabis, il primo farmaco 100% Made in Marocco

L’azienda farmaceutica marocchina Pharma-5 ha annunciato la commercializzazione del primo farmaco generico a base di cannabis realizzato al 100% in Marocco. Il farmaco sarà disponibile, dietro prescrizione medica, nelle farmacie marocchine già nella prima metà del 2025 e sarà rimborsato dall’assicurazione sanitaria.

Il farmaco si chiama Cannabidiol Pharma-5 ed è un trattamento “rivoluzionario” per le epilessie intrattabili, quel genere di episodi invalidanti di epilessia che si verificano nonostante i trattamenti farmacologici, una soluzione terapeutica “accessibile e innovativa”: una patologia che colpisce circa 100.000 marocchini, principalmente bambini, di cui quasi il 25% non risponde ai trattamenti convenzionali. Il farmaco è a base di cannabidiolo (CBD, principio attivo non-psicotropo contenuto nella cannabis che è stato considerato stupefacente soltanto in Italia) e riduce la frequenza e la gravità delle crisi epilettiche resistenti ad altri trattamenti.  Frutto della collaborazione tra settore pubblico e privato, il progetto Cannabidiol ha richiesto un investimento di 250 milioni di dirham (23 milioni di euro circa), di cui il 25% destinati a ricerca e sviluppo.

A Marrakech, un anno fa all’Africa Investment Forum, ho parlato con Mia Lahlou-Filai, amministratrice delegata di Pharma-5 (sesta azienda farmaceutica africana per fatturato, tre fabbriche in Marocco e una in costruzione in Costa d’Avorio) e mi spiegò che “la nostra azienda ha integrato circa il 70% della catena del valore perché non solo produciamo, non solo distribuiamo, non solo controlliamo i nostri prodotti, ma li sviluppiamo. Il che significa che possediamo la formula perché creiamo la formula, non la acquistiamo. Questo ci permette di addentrarci in altri settori” disse parlandomi delle attività di ricerca nel campo della medicina tradizionale. “E, naturalmente, la prima area in cui siamo coinvolti è l’industria della cannabis”, prodotto tradizionale per eccellenza in Marocco.

Il Marocco, con la cannabis legale, sta segnando un passo importante di storia della scienza: ha creato una zona economica speciale per la lavorazione della cannabis a Ketama, ha autorizzato la vendita di prodotti derivati a giugno e il re ha amnistiato quasi 5.000 persone condannate per reati legati alla cannabis. Sarà interessante vedere i numeri di quest’industria alla fine del prossimo anno.

Cose che restano

Cose che meritano di non essere perse nel rumore di fondo della rete, che parlano di oggi e che durano per sempre
  • Video
    Video
    un giorno fa
    La strage di piazza Fontana, raccontata da Lucarelli

    La cosa che resta di oggi, 12 dicembre — tra le altre cose giornata di sciopero generale — serve a non dimenticare una delle più gravi stragi della storia italiana, la strage di piazza Fontana, avvenuta il 12 dicembre del 1969 a Milano. Per ripensarci, a distanza di più di 50 anni, proponiamo un documentario […]

  • Fumetto
    Fumetto
    2 giorni fa
    Il respiro dei ghiacciai

    Un fumetto di Alterals per ricordarsi dei ghiacciai anche dopo la giornata mondiale delle montagne e dei ghiacciai, che come tutte le cose che dovrebbero restare, hanno bisogno di cura e attenzione continua

  • Manifesto
    Manifesto
    4 giorni fa
    Sarà una risata che vi seppellirà

    La cosa che resta di oggi è un manifesto prodotto da Soccorso Operaio nel 1977, ma che ha origine in una frase che ha le sue radici lontane nel tempo, come spesso capita da queste parti. Il manifesto è stampato su carta giallastra, è grande 100×70 cm e rappresenta la sagoma di un militante anarchico […]

Leggi tutte le cose che restano