Si può sempre fare i pendolari

Tutta la polemichetta sugli studenti universitari che “invece di studiare fanno campeggio” e la conseguente romanticizzazione (veri eroi romantici!) della vita da pendolare significano una sola cosa: siamo tutti un po’ scollegati, in maniera più o meno consapevole, più o meno dolosa, dalla realtà.
Forse è il caso di ricordarsi dell’ovvio, in questo caso non superfluo: non tutti hanno la possibilità di pagare (o farsi pagare) un affitto, magari in una grande città, magari con prezzi proibitivi. Magari con prezzi proibitivi alimentati dal cosiddetto effetto Airbnb.

Sì, è certamente possibile fare i pendolari: quella del pendolare è una vita faticosa, fatta di rinunce, orari talvolta assolutamente scomodi e mezzi inadeguati, in condizioni di viaggio spesso oltre il limite della sopportazione. Vale per gli studenti come (maddai!) per i lavoratori.

Se vuoi approfondire il tema delle condizioni di vita dei pendolari – una comunità di 30 milioni (!) di persone in Italia, di cui solitamente ci si preoccupa pochissimo – puoi leggere la serie Ok Commuters, ideata e scritta da Edoardo Faletti.
Francesca Menta
Francesca Menta
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