
Ma l’intervista di Repubblica al CEO di Airbnb fa finta che sia così, e parla di tutt’altro
Per mesi, anni (da quando è stato proposto a oggi) la stampa e un pezzo di politica si sono concentrati su una cosa sola, quando hanno parlato di Reddito di cittadinanza: le persone che hanno commesso irregolarità.
E in effetti ci sono casi gustosi, che ti fa venir voglia di raccontare. Come, per esempio, il nullatenente settantenne che percepiva il reddito di cittadinanza e intanto possedeva una Ferrari, numerosi immobili e terreni di proprietà (vedi Il Sole 24 Ore). È una storia irresistibile, certo. Ma funziona anche per costruire consenso intorno a chi, il Reddito di Cittadinanza, non lo voleva proprio e oggi vuole prima ridurlo e poi cancellarlo.
I controlli, comunque, hanno rilevato che l’88% delle persone controllate era in regola. E un nuovo studio di Gianluca Monturano, Giuliano Resce e Giulia Valeria Sonzogno dimostra che – al netto delle storie singole – il Reddito di Cittadinanza arriva proprio nei luoghi più vulnerabili.
Andrebbe dunque migliorato, non cancellato.
Ma l’intervista di Repubblica al CEO di Airbnb fa finta che sia così, e parla di tutt’altro
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