Gaza, se la cura è lo sterminio (2 anni dopo)
Oggi Slowly parte da un articolo di Laura Silvia Battaglia che abbiamo pubblicato 2 anni fa e che è sempre più attuale: lo sterminio è diventato genocidio
Oggi Slowly parte da un articolo di Laura Silvia Battaglia che abbiamo pubblicato 2 anni fa e che è sempre più attuale: lo sterminio è diventato genocidio
Lavorare è sano solo se fa da contorno a tutto il resto. Quando è il resto a diventare contorno diventa una dipendenza molto pericolosa.
Non servono tutti quei dati per il contributo d’accesso
Il processo per trasformare l’ex aeroporto di Vicenza in un luogo vissuto dalla cittadinanza e utile per l’intera città è ancora in corso. Ma avanza. Ed è un esempio interessante per tanti spazi simili in Italia ed Europa
Soluzioni per contrastare lo spopolamento
L’idea del Parco della Pace di Vicenza, per essere realizzata, ha fatto i conti con i cambiamenti politici alla guida della città. E la partecipazione di cittadini e cittadine ne ha risentito
Gaza oggi è un malato terminale. E il rischio che venga spazzato via tutto, compresa ogni sua componente sana, umana, dignitosa, è reale.
È dedicata all’ADHD e alle neurodivergenze. Nasce dall’esperienza personale di Anna Castiglioni, esce ogni venerdì e ci trovi articoli, studi, approfondimenti, consigli pratici di esperte e esperti.
La cura Alberto Puliafito, è dedicata al giornalismo e alla comunicazione, esce ogni sabato e ci trovi analisi dei media, bandi, premi, formazione, corsi, offerte di lavoro selezionate, risorse e tanti strumenti.
contenuto
s. m. [dal lat. contentus, part. pass. di continēre, “contenere”] <konˈtɛnuto> 1. ciò che è contenuto in qualcosa. Definizione base, neutra, apparentemente inoffensiva. Ma oggi il c. è diventato il prodotto simbolo di un fluido incessante, monetizzabile. Un termine passepartout che assorbe tutto e tutto appiattisce: articoli, video, podcast, post, meme, stories, newsletter. 2. nella retorica del marketing, il c. è re. Ma la sovrabbondanza ha trasformato la presunta regalità in inflazione. Tutto è c., quindi nulla ha più peso specifico. Il valore viene misurato in visualizzazioni, click, like, condivisioni, tempo di permanenza. L’obiettivo non è comunicare, informare, creare relazione, ma (in)trattenere. 3. nell’industria del giornalismo, parlare di c. è già una resa. È il momento in cui un pezzo, un reportage, un’inchiesta smettono di essere tali e diventano “pezzi di contenuto”, da impacchettare, ottimizzare, distribuire, sponsorizzare. c. È il lessico dell’algoritmo, non della cura. 4. l’uso indiscriminato del termine riduce la complessità a commodity. Se tutto è c., niente è responsabilità. Se tutto è c., anche la verifica è opzionale. 5. in Slow News, ogni parola è scelta. Ogni c. è forma e sostanza, tempo e attenzione, scelta politica. Per questo non lo chiamiamo c..